L’INFERMIERA SAMANTHA ABREU: «HO PERSO 45 KG CON LA REGOLA 80/20». DI COSA SI TRATTA

In un mondo che cerca costantemente l’equilibrio tra benessere e frenesia del quotidiano, la storia di Samantha Abreu si impone come esempio da cui trarre ispirazione. Bene inteso: sempre sotto attenta supervisione medica. Infermiera qualificata in un ospedale di Melbourne, Australia, a 25 anni Samantha ha affrontato e vinto «una delle battaglie più complesse della mia vita: quella contro il sovrappeso e l’immagine che io e gli altri avevamo di me. Non riuscivo a fare niente, ero sempre stanca e triste. Mi limitavo a esistere, non a vivere. Sebbene non abbia mai detestato il mio corpo, mi sentivo insicura. Non ho mai voluto andare al mare o fare shopping con gli amici perché ero sempre più grassa degli altri». Una testimonianza di forza e determinazione quella di Samantha. E la dimostrazione di una forma di attaccamento alla vita salutare che merita di essere raccontato.

Samantha Abreu, la storia

Fin dalla adolescenza Samantha s’è trovata a lottare con il proprio peso. E con abitudini alimentari estreme, costellate da abbuffate serali a base di cereali, pane tostato e fast food. Una routine che si è consolidata nel tempo e che, proprio per questo, è diventata difficile da sradicare. Almeno fino al Covid-19 quando per Samantha è arrivata la svolta. «Il timore di affrontare complicazioni gravi a causa dei chilogrammi di troppo — ha dichiarato la donna al quotidiano britannico The Mirrormi ha convinto a intraprendere un percorso di trasformazione radicale». Motivata dal desiderio di migliorare la salute mentale, Samantha ha cominciato a fare passeggiate quotidiane. Una prassi che pian piano si è rivelata positiva per la mente ed efficace per il corpo tanto da indurla a riconsiderare lo stile di vita, a partire dalla tavola.

La regola 80/20

«Ho preso consapevolezza di quanto fosse vizioso il mio rapporto con il cibo. Ho cominciato a controllare il numero dei pasti e la quantità delle porzioni». In un solo anno, sotto stretto controllo medico, Samantha è riuscita a perdere 45 kg. Merito anche della regola 80/20 che si ispira alla legge economica dell’economista Pareto secondo cui l’80 per cento dei risultati è dato dal 20 per cento dello sforzo. Applicato alla nutrizione, il principio può tradursi nel mangiare l’80 per cento di cibi sani e il 20 per cento di alimenti non così salutari, ma che riscontrano i nostri gusti. Nel dettaglio Samantha ha cominciato a concedersi quattro pasti al giorno (colazione, pranzo, merenda e cena) per un totale di 28 a settimana di cui 23 sani e gli altri 5 un po’ meno. «Ora ai pasti sbilanciati preferisco alternative più salutari, senza però rinunciare a involtini, focaccia e pizza quando voglio gratificarmi con qualcosa di più gustoso. Quando l’alimentazione è varia ed equilibrata tutti i giorni dell’anno, lo sgarro è consentito».

L’importanza dell’attività fisica

Sul fronte dell’attività fisica, la passeggiata quotidiana con l’ambizioso obiettivo di 10mila passi al giorno (mediamente tra 7,5 e 8,5 km, ndr) si è ben presto tramutata in corse di 5 km e allenamenti in palestra, anche in questo caso sotto la supervisione di uno specialista. Il tutto finalizzato non tanto a una perdita di peso, quanto piuttosto alla riscoperta e all’accettazione di sé. «È bello sentirsi più forte», ha fatto sapere Samantha, rimarcando quanto la determinazione interiore faccia la differenza. «Adesso con la mia storia spero di ispirare altri a intraprendere un viaggio personale verso il benessere. Mi piacerebbe che questa trasformazione diventasse un promemoria potente e luminoso per tutti: impegno e perseveranza scardinano qualsiasi tipo di brutta abitudine. Teniamone conto soprattutto quando in gioco c’è la salute».

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